La prevenzione del rischio geologico: l’esempio della frana del Mont de la Saxe.

Per ogni euro speso in prevenzione lo Stato ne risparmia 10 per le emergenze. A Courmayeur valorizzeremo il buon esempio.

Notarpietro: “In Valle d’Aosta l’esempio per il nostro Paese.”

“Valorizzeremo come buon esempio quello che è stato fatto a Courmayeur. In Italia negli ultimi anni abbiamo assistito  a disastri che non possiamo più tollerare e a perdite di vite umane che non vogliamo più accettare. Bisogna essere consapevoli del problema e saperlo affrontare, ma dobbiamo anche essere coscienti del fatto che anche in termini economici paghiamo un tributo inaccettabile alla ricostruzione post emergenze. E’ ormai risaputo che per ogni euro speso per la prevenzione ne risparmieremmo dieci”. Lo ha affermato Gian Vito Graziano, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, alla vigilia dell’importante convention in programma a Courmayeur il 27 Giugno, alle ore 9 e 30, presso il Centro Congressi. Arriveranno geologi da tutte le regioni italiane.

“L’Italia si doti allora di un progetto di cosa fare per affrontare al meglio il problema, puntando sugli investimenti, sulle opere, sulla informazione e sulla revisione dell’assetto normativo, coinvolgendo compiutamente chi conosce le dinamiche del territorio, perché le studia e le comprende: il geologo – ha proseguito Graziano – costituisce l’anello di congiunzione tra il territorio, i cittadini e l’amministrazione politica. E’ capace di svolgere un ruolo strategico nelle scelte che riguardano lo sviluppo del nostro Paese, alimentando la cultura della prevenzione”. L’evento del 27 è organizzato dall’Ordine dei Geologi della Valle D’Aosta in collaborazione con la Regione e con il CNG

“Il geologo è colui che legge il territorio” – ha concluso Stefania Notarpietro, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Valle d’Aosta – “identifica le sue criticità, le traduce all’amministratore, pertanto contribuisce in modo fondamentale alla pianificazione ed alla tutela dell’ambiente e del territorio stesso”. La costruzione del vallo di protezione comporta un ingente investimento di denaro pubblico ma occorre prendere atto che i costi del post-dissesto sono sempre elevatissimi, senza contare le potenziali perdite di vite umane. I meriti dell’iniziativa vanno senza dubbio alla Regione Autonoma  Valle d’Aosta, con il suo Presidente Augusto Rollandin e all’ex Assessore alle opere pubbliche Marco Vierin, ora Presidente del Consiglio Regionale, che hanno creduto nell’importanza del messaggio che i geologi d’Italia vogliono dare riunendosi a Courmayeur, patrocinando e collaborando all’organizzazione dell’Evento promosso dall’Ordine dei Geologi della Valle d’Aosta e dal Consiglio Nazionale dei Geologi. Ma un particolare ringraziamento è rivolto all’Assessore alle Opere Pubbliche Difesa del Suolo Mauro Baccega, al Coordinatore Raffaele Rocco ed ai suoi Dirigenti.

Ancora una volta un grande evento targato  anche CNG all’insegna della formazione ma soprattutto della sensibilizzazione perché c’è un obiettivo da raggiungere: informare l’opinione pubblica.

La convention inizierà alle 9 e 30 con i saluti delle massime cariche istituzionali. Apriranno i lavori il professor Alessandro Borghi e la professoressa Gabriella Forno dell’Università degli Studi di Torino, che illustreranno la geologia della Valle d’Aosta. Relazioneranno i tecnici della Regione che da anni seguono e coordinano le attività sulla frana e gli esperti che hanno supportato i funzionari regionali e gli amministratori comunali nelle difficili decisioni di intervento, assunte anche in momenti di emergenza, come il professor Giovanni Crosta dell’Università di Milano Bicocca. Interverrà anche il dottor Angelo Corazza dell’Ufficio Rischi idrogeologici ed antropici del Dipartimento Nazionale Protezione Civile.

Il Comunicato stampa in formato pdf